“In pittura il nostro atto prende una forma nuova, nella quale l’oggetto nasce quasi da solo, risultato della schematica dell’inconscio sulla ragione, espressione della memoria atavica e ricerca della memoria del futuro nella coscienza dell’irrealtà del tempo. Infine, riconosciamo un ordine di fatti, una realtà delle cose al di fuori della ragione, da ciò trae origine uno svolgersi di temi, di immagini, di segni, di simboli che possono sembrare ossessivi, irrazionali od inutilmente accidentali, ma sono invece il segno di una nuova fantasia, della viva libertà del nostro campo di ricerca”.
Gastone Novelli
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